Sondrio -
Due nuovi innesti impreziosiscono l’organico biancazzurro. La
Nuova Sondrio comunica che
Uros Arsenijevic, centrocampista serbo classe 2002, indosserà la maglia del club del capoluogo in questa stagione in serie D.
“Uros è un centrocampista duttile, completo, moderno nella sua interpretazione del ruolo - lo descrive così il direttore sportivo
Christian Salvadori -. Mi colpì molto nell'amichevole di agosto che disputammo a Lecco. Sono sicuro che a mister Baldini piaceva molto. Ha gamba, è dinamico, duttile, possiede una buona tecnica e ha un bel tiro. Sicuramente Uros è un giocatore molto interessante anche in prospettiva futura. Con margini superiori alla categoria. Ragazzo serio e professionale, alzerà il nostro livello”.
Un altro importante innesto nella rosa sondriese è quello di
Andrea Pignataro (nella foto), centrocampista
classe 2006 originario di
Bisignano.
“Andrea è un prospetto interessante – sono le parole del ds -. Cresciuto nell'Empoli, ha avuto una formazione calcistica molto importante. E’ un centrocampista che proviene dalla Puteolana. Ambidestro, strutturato e intelligente a livello cognitivo, nonostante la giovane età. Indubbiamente ha i mezzi per poter ambire a categorie professionistiche nel medio lungo termine. Andrea viene a rinforzare la nostra batteria dei 2006, che dopo gli addii di Jacopo Coletti (che per motivi familiari ha deciso di riavvicinarsi a casa) e Ruben Bello, ci ha costretti a intervenire per rimpinguare la rosa”.
“Attendo sviluppi per operazioni in uscita - conclude Salvadori -, con un paio di ragazzi che non hanno trovato spazio finora, ed è giusto che possano ambire ad andare a giocare. Resto vigile su qualche opportunità che riserverà il mercato per completare l'attacco. Girano cifre folli, alle quali non possiamo e non vogliamo partecipare. Col Presidente c'è unità di vedute rispetto a questo. Girano davvero cifre spaventose in questa categoria per accaparrarsi attaccanti. Ripongo grande stima e considerazione in Stevo e in Zizù. Se capiterà un’opportunità, saremo pronti a coglierla, senza nessun tipo di apprensione”.