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Darfo Boario: serata con De Zan nel ricordo di Pantani

Organizzata dal Panathlon Club di Vallecamonica

Darfo Boario (Brescia) - Una bella ed emozionante serata ha visto protagonista Davide De Zan, il ciclismo e Marco Pantani nelle sale dell’hotel Ristorante Brescia a Boario Terme per la conviviale di ottobre del Panathlon Club di Vallecamonica.

Il presidente Bonino all’inizio della serata ha sottolineato che il merito della conviviale va ad Ezio Maffi che ha fortemente ‘inseguito’ il grande ospite; presenti tra gli altri Renato Baccanelli del Museo del Velocipede di Berzo Inferiore, Dario Colossi sindaco di Darfo Boario Terme, l’ex ciclista Fabrizio Bontempi, Giannino Botticchio già ospite nella conviviale di luglio con il suo viaggio ciclistico in Giordania e anche Massimo Maugeri, già assessore allo sport in Comunità Montana ora presidente di Vallecamonica Servizi.
Dopo la cena, ha preso la parola il presidente Bonino che ha invitato il socio giornalista Roberto Goffi ad intervistare il telecronista e conduttore televisivo Davide De Zan. Le prime parole di Davide De Zan sono andate subito al cuore del titolo della serata ‘Ciclismo: Pantani per sempre’, che è il titolo del suo libro: "Perché ancora oggi si parla di Marco Pantani in termini di emozioni, di passione, di entusiasmo? Perché Marco è entrato nel cuore degli italiani, anzi di tutti gli appassionati di ciclismo per il suo modo di correre, era il campione che non programmava nulla, del ‘o la va o la spacca’, per la sua naturalezza, per la sua semplicità e, lasciatemelo dire da amico di Marco, per la sua umiltà’, perché correva in modo straordinario. E mio papa, Adriano, ha avuto l’onore di raccontare le sue gesta, le sue imprese, le sue vittorie e ahimè anche i suoi drammi, fino alla tragica morte".

Le parole dell’ospite, visibilmente emozionato nel raccontare la vita e la drammatica morte di Marco Pantani, hanno poi reso omaggio anche al papà Adriano ‘In famiglia per anni era vietato pronunciare il nome Fausto perché per papà Fausto Coppi era troppo in alto come uomo e come ciclista per essere nominato. Papà aveva visto l’epopea di Coppi, peraltro anche lui morto improvvisamente e tragicamente, ed era arrivato a raccontare il ciclismo degli anni 2000, fino a vivere le vittorie di Marco Pantani al Giro e al Tour. Davide De Zan ha poi raccontato innumerevoli storie con protagonista l’uomo e il campione Pantani, dall’impresa di Montecampione descritta nei minimi particolari, raccontando il duello con Pavel Tonkov tornante dopo tornante nella salita a Montecampione, dai segnali che Marco dava quando partiva e scattava in montagna. Stimolato da Goffi sul momento più bello e più brutto di Marco Pantani, l’ospite del Club ha così risposto. ‘Due i momenti più belli: Montecampione al Giro e Les Deux Alpes al Tour: i due duelli con Pavel Tonkov, i tre scatti che hanno stroncato il ciclista russo, il vantaggio che ha poi consentito a Marco di vincere il Giro.
E a Les Deux Alpes, nel famoso Tour con lo scandalo Festina, con le proteste dei ciclisti, altro duello con Jan Hullrich, fortissimo ciclista tedesco, che attaccato già sul Galibier giunse al traguardo con 9’ di svantaggio nei confronti di Marco che vinse poi il Tour 30 anni dopo Felice Gimondi. Ricordiamoci che Marco fu l’ultimo ciclista a vincere Giro e Tour nello stesso anno e solo Pogacar quest’anno dopo quasi 30 anni è riuscito in questa impresa’. E nel raccontare il Tour del 1998 De Zan afferma che ‘Marco Pantani ci andò per ricordare Luciano Pezzi, colui che dopo il terribile incidente alla Milano-Torino che gli frantumò una gamba, gli fece firmare il contratto per l’anno successivo e proprio a lui, deceduto da poco, Pantani dedicò proprio la vittoria del Tour de France. Un grande corridore e un grande uomo Marco Pantani che ha appassionato la gente, ragazzo semplice, sempre disponibile’. Sul momento più brutto nessun dubbio. ‘A Madonna di Campiglio hanno eliminato Marco Pantani, gli hanno tolto la dignità, l’anima, le sue stesse parole ‘mi hanno fregato’ la dicono lunga su quella tragica vicenda’.
Ad entrando nei minimi particolari, raccontando con la voce rotta dall’emozione quella tragica mattina, Davide De Zan ha evidenziato le tante storture di quella vicenda, citando testimoni, dati scientifici e documenti che mostrano la totale innocenza del ciclista di Cesenatico. Fino ad arrivare al tragico giorno della sua morte e anche qui il giornalista, ma potremmo dire il cronista di nera, l’investigatore Davide De Zan, ha evidenziato le tante ‘mancanze’ dell’inchiesta, i tanti interrogativi senza risposte, fornendo prove frutto delle sue indagini con testimoni oculari di quello che era la stanza del residence dove fu trovato Marco Pantani morto. "A Madonna di Campiglio eliminarono il ciclista, ci fu silenzio da parte della Federazione e accanimento da parte di molti colleghi, a Rimini invece eliminarono l’uomo ed io continuerò a battermi per provare l’innocenza di Marco, per ridare dignità a Marco e pace a mamma Tonina e a tutta la sua famiglia della quale ormai mi sento orgogliosamente parte perché Marco era un ragazzo meraviglioso. Posso tranquillamente affermare che come grande amico di Marco, lui non si sarebbe mai toto la vita".

Un lungo applauso ha concluso il racconto di Davide De Zan; è stato poi invitato il sindaco di Darfo Boario Terme a portare il suo saluto ‘grazie a De Zan, grazie al Panathlon per l’invito e per la bella serata e grazie anche al concittadino Ezio Maffi che con il suo impegno e passione permette alla mia città di avere ogni anno grandi manifestazioni ciclistiche’.
Al termine della serata la tradizionale consegna del gagliardetto del Club agli ospiti e uno scambio di targhe tra Panathlon ed Ezio Maffi. Il presidente Bonino ha poi annunciato i prossimi appuntamenti del Club: la conviviale del 13 novembre, con le atlete e i dirigenti della Ginnastica Vallecamonica, ASD di disciplina artistica femminile; il 6 dicembre la tradizionale conviviale degli auguri.
Ultimo aggiornamento: 08/10/2024 16:00:09
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