Canazei (Trento) -
Dominio francese per il
primo emozionante Campionato Mondiale UCI di Mountain Bike Enduro & E-enduro a Val di Fassa, Trentino.
In uno storico esordio del Campionato Mondiale UCI di Mountain Bike Enduro & E-enduro, la Francia ha conquistato tutti e quattro i titoli in palio, con
Isabeau Courdurier,
Alex Rudeau, Kevin Miquel ed
Estelle Charles che sono diventati i primi atleti nelle loro discipline a indossare le iconiche maglie iridate.
La neve e il ghiaccio che avevano accolto i
240 concorrenti sopra
Canazei, località sciistica delle
Dolomiti, si erano in gran parte sciolti prima dell'inizio della prima prova speciale, migliorando l'aderenza sui sentieri ma lasciando radici e rocce congelate e scivolose, rendendo la giornata di gara in Val di Fassa, Trentino, particolarmente impegnativa.
I rider dell'Enduro (EDR) hanno dovuto affrontare 42,4 kilometri e una discesa di 2.800 metri, con entrambe le gare decise nel difficile e tecnico finale di Ciasates.
Alex Rudeau (Francia) ha vinto tutte le prove speciali tranne l'ultima, ma non è mai riuscito a infliggere un colpo decisivo, quanto piuttosto a guadagnare costantemente terreno su Louis Jeandel (Francia) e Richie Rude (USA) chilometro dopo chilometro. Questo lavoro metodico gli ha lasciato un vantaggio di 25 secondi per la quinta speciale, permettendogli di rallentare, mentre il connazionale Jeandel ha dato tutto, vincendo l'ultima discesa e conquistando il secondo posto con un margine di 1,4 secondi, che ha relegato Rude al bronzo.
Nel frattempo, Isabeau Courdurier (Francia) ha iniziato la quinta speciale per ultima dopo il nuovo ordine di partenza delle donne, difendendo un vantaggio inferiore a otto secondi, dopo che
Melanie Pugin (Francia) aveva ridotto il distacco sulla sua connazionale nell'Infinity SE. Tuttavia, la campionessa nazionale francese ha mantenuto il controllo, festeggiando nel miglior modo possibile la fine della sua carriera a tempo pieno nell'Enduro. La sua compagna di squadra Morgane Charre ha affrontato tre grandi cadute nella sua ultima discesa, riuscendo a mantenere il terzo posto per pochi secondi davanti alla britannica Harriet Harnden.
Nella gara femminile di E-enduro (E-EDR),
Estelle Charles ha preso un netto vantaggio nel primo loop, prima che Florencia Espiñeira Herreros (Cile) rimontasse nel più breve secondo loop di 20,7 km. La cilena ha recuperato 11 secondi nel terzo quarto, ma Charles ha bloccato la rimonta con stile nell'ultima power stage, potendo scendere in sicurezza nell'ultima speciale e conquistando la vittoria.
Kevin Miquel (Francia) ha vinto il titolo maschile di E-enduro in circostanze notevolmente diverse. Quinto dopo la prima prova Titans, ha lentamente ma inesorabilmente recuperato terreno, prima con una vittoria eccezionale su Infinity SE, poi prendendo la testa della gara nella penultima speciale.
Il connazionale A
drien Dailly sembrava inarrestabile fino a quel punto, ma si è bloccato nella breve power stage in salita Becherle, e alla fine non è riuscito a concludere la gara, permettendo ad Andrea Garibbo (Italia) di conquistare la medaglia d'argento sui sentieri di casa, mentre il francese Kevin Marry si è piazzato terzo.
STILI DIVERSI MA STESSO RISULTATO PER RUDEAU E COURDURIER
L'ultimo a conquistare la maglia iridata a Val di Fassa è stato il francese Alex Rudeau, il rider più dominante della giornata in termini di posizioni nelle speciali, anche se non è stato certo della vittoria fino a quando non ha attraversato il traguardo di Ciasates.
Le run maschili su Titans non hanno creato lo stesso divario tra i concorrenti come nella gara femminile, con i primi 22 concorrenti separati da soli 22 secondi. Rudeau è riuscito a portarsi avanti rispetto all'americano Richie Rude e all'australiano Corey Watson, che è rimasto a solo un secondo da Rude nella seconda speciale, ma ha perso molto terreno su Tuttifrutti, mettendo fine alla sua corsa per una medaglia.
Gregory Callaghan e Jack Menzies sono rimasti in gara rispettivamente per l'Irlanda e il Canada, mentre Rudeau ha continuato a estendere il suo vantaggio. Nel frattempo, il compagno di squadra di Menzies, Jesse Melamed, ha avuto un altro incidente, scoprendo nuovamente quanto impegnativi fossero i sentieri di questa zona, noti per essere inclusi nel Gravity Card
(foto credit Nicola Damonte).
Solo 3,2 secondi separavano l'argento dal quinto posto prima della penultima prova, ma Rude e Jeandel sono riusciti a creare un divario nella speciale più lunga, mentre Rudeau ha consolidato il suo vantaggio, conquistando l'oro e guidando una doppietta francese.
Rudeau ha dichiarato: "È semplicemente incredibile, ho sognato questo momento per così tanto tempo, la mia prima maglia di campione del mondo UCI individuale. Sono super orgoglioso della squadra, di tutto il lavoro che abbiamo fatto, del mio allenatore, di tutto. Ed è stato il momento giusto per indossarla, perché domani non so per chi correrò, non ho ancora piani."
Courdurier è stata la donna da battere fin dall'inizio. Nonostante una leva del reggisella molto allentata, è riuscita a costruire un vantaggio di 13 secondi su Pugin con 2 vittorie consecutive nelle prime due speciali. Questo è stato il distacco più ampio che sarebbe riuscita a ottenere per tutto la giornata, in parte accentuato dalle numerose cadute nella prima spciale, particolarmente difficile.
Quasi nessun'atleta è arrivata al traguardo senza strappi o lacerazioni del proprio abbigliamento, e l Rebecca Baraona, fino a quel momento sesta in classifica, ha dovuto ritirarsi, segnando un'altra battuta d'arresto per la Gran Bretagna, che ha subito un ulteriore colpo quando la favorita Ella Conolly (Gran Bretagna) è caduta nella speciale successiva. Tuttavia, la situazione è migliorata grazie al secondo posto di Harnden su Tuttifrutti, guadagnando qualcosa su Courdurier e Charre, mentre Pugin è stata la più veloce di tutte.
Dopo che la salita della sezione Infinity SE aveva causato caos durante le prove, la quarta soeciale si è rivelata sorprendentemente più pulita. Solo Harnden tra le favorite ha dovuto smontare dalla bici, perdendo otto secondi preziosi su Charre, mentre Pugin ha continuato a ridurre il distacco da Courdurier in vista del finale.
Courdurier ha però risposto da vera campionessa, aggiungendo altri 3,5 secondi al suo margine nella classifica generale e conquistando così la maglia iridata una settimana dopo che Harnden l'aveva battuta nella UCI Enduro World Cup, conquistando il titolo durante la finale della stagione alla WHOOP UCI Mountain Bike World Series a Loudenvielle-Peyragudes (Francia).
"Non ho parole, quindi credo di poter dire solo che è incredibile", ha dichiarato
Courdurier. "Non so davvero, è pazzesco.