Andalo (Trento) -
Toniolli e
Iacomoni star della festa del ciclismo trentino. Ricordato il giovanissimo
Matteo Lorenzi.
Il
Comitato Trentino della
Federciclismo ha chiamato a raccolta società e atleti al palazzetto dello sport di
Andalo, dove hanno sfilato le eccellenze di un movimento che, anche nel
2024, ha saputo prendersi grandi soddisfazioni in termini di risultati, titoli e vittorie, confermandosi ideale palestra di educazione ai veri valori dello sport. Un lungo coro di applausi ha accompagnato la passerella dei protagonisti dell’annata da poco andata in archivio, segnata – e fa male il cuore a ricordarlo – anche dalla triste scomparsa di
Matteo Lorenzi, strappato alla vita a soli
17 anni da un incidente in allenamento.
Il suo ricordo, unito alla testimonianza di due atleti che sono riusciti a rialzarsi dopo un gravissimo incidente (
Federico Iacomoni e
Alice Toniolli), ha rappresentato l’occasione per porre ancora una volta l’attenzione al tema della
sicurezza, per lanciare l’ennesimo appello, in primis per chiedere quel circuito protetto nella città di Trento che società e Federciclismo invocano da oltre vent’anni.
"La sicurezza è uno dei temi fondamentali, dobbiamo salvaguardare i ragazzi che praticano lo sport del ciclismo sulle strade – ha detto l’assessore provinciale allo sport
Francesca Gerosa, spalleggiata dal presidente del consiglio provinciale
Claudio Soini -.
La vita di ogni ragazzo è il nostro principale pensiero, dobbiamo lavorare per questo". Un circuito protetto per i baby ciclisti sarebbe un importante passo in tal senso.
Alla festa del ciclismo trentino, che avuto anche un momento dedicato allo spettacolo grazie allo show offerto dai due specialisti della
Bmx del team
Ride For Fun Sebastiano Pancheri e
Michele Bertolini, ha presenziato pure
Cordiano Dagnoni. Il presidente della Federciclismo nazionale, affiancato dal consigliere federale
Fabrizio Cazzola, non ha mancato di rimarcare il proprio attestato di stima per un territorio sempre capace di esprimere atleti d’eccellenza, oltre che di distinguersi per capacità organizzative, mentre a fare gli onori di casa sono stati il sindaco e l’assessore allo sport di Andalo
Alberto Perli e
Mirko Bottamedi, con la gradita presenza anche della numero 1 del Coni trentino
Paola Mora, del presidente del Comitato Alto Adige della Fci
Paolo Appoloni e del presidente del comitato regionale del Cip (Comitato Italiano Paralimpico)
Massimo Bernardoni. Tra gli ospiti d’onore c’era pure il professionista
Giulio Pellizzari, uno dei talenti più cristallini del ciclismo italiano, approdato recentemente al World Tour con la
Red Bull-Bora Hansgrohe. Le star della giornata, però, sono stati
Federico Iacomoni e
Alice Toniolli, due esempi di caparbietà e tenacia.
Iacomoni e Toniolli le star più applaudite
Dalla paura di non poter più camminare sulle proprie gambe alle braccia alzate sotto il traguardo della Coppa Ciuffenna a Loro (Arezzo). È la storia di
Federico Iacomoni, che ad Andalo è stato insignito del premio intitolato alla memoria del
giornalista Rolly Marchi, istituito nel 2013. Nel novembre 2023, Iacomoni fu travolto da un’automobile sulle strade della Val di Cembra durante un’uscita di allenamento.
"Sono stato miracolato" dichiarò il classe 2002 di Gardolo, che dopo un lungo periodo di degenza e riabilitazione è tornato a pedalare. E a vincere, impresa che gli è riuscita a inizio settembre in Toscana. Un’icona della tenacia e della caparbietà, tanto quanto
Alice Toniolli, che ha invece rischiato di dover dire “
basta”, e non solo con il ciclismo, a causa di una caduta in gara nel Trevigiano, nella scorsa estate. La diciannovenne di
Mezzocorona, che in quanto a grinta e spirito d’abnegazione è seconda a poche, è riuscita a rialzarsi, a tornare alla vita, in tutti i sensi. Alice vede ancora il ciclismo nel suo futuro: tutto il mondo del ciclismo, quello trentino in primis, è felice di averla potuta riabbracciare.
L’iride di Magagnotti, l’oro europeo di Stenico e tanti acuti tricolori
I presentatori della festa del ciclismo
Angelo Zambotti e
Fabia Sartori hanno scandito la lunga serie delle premiazioni, che testimoniano la capacità del Trentino di eccellere, tanto in campo nazionale quanto internazionale. La stagione da poco conclusa ha regalato grandi soddisfazioni al classe 2007 di Avio
Alessio Magagnotti, campione del mondo ed europeo dell’inseguimento a squadre e bronzo iridato nell’inseguimento individuale nella categoria juniores. Ad Andalo sono stati celebrati anche il diciottenne di Meano Mattia Stenico, campione europeo del team relay della mountain bike e ora pronto alla nuova avventura nel ciclismo che conta con la Vf Group Bardiani Csf Faizanè, la specialista del downhill Eleonora Farina, che nel 2024 ha conquistato la prima vittoria della carriera in Coppa del Mondo, ideale esempio per il talento emergente del settore “gravity” Riccardo Vender, campione italiano di downhill e di enduro tra gli Esordienti. Non sono mancati gli applausi nemmeno per l’allieva Agata Campana, campionessa italiana dell’omnium e vittoriosa alla Coppa Rosa di Borgo Valsugana, ricordando anche il bronzo tricolore dell’esordiente
Nicolò Trainotti, gli ori in rosa (sempre tricolori) di Andrea Casagranda nella cronosquadre élite femminile e nel gravel della nonesa Giada Borghesi, atleta poliedrica che ha compiuto un importante salto di qualità anche nel ciclismo su strada.
Assieme a loro, ad Andalo sono stati celebrati tutti i medagliati a livello internazionale e nazionale, oltre ai campioni provinciali di tutte le discipline. La lista è lunga, a conferma di un movimento in salute, in primis grazie al lavoro delle società e dei tanti tecnici e dirigenti che si dedicano con grande professionalità e passione alla crescita dei ragazzi.