Trento - La vittoria, le medaglie, l'atmosfera. Ma anche il cibo un po' così, il clima e i letti poco comodi. E' il racconto di
Thomas Ceccon, nuotatore che a
23 anni ha già vinto tutto, o quasi, compresa la
medaglia d'oro alle
Olimpiadi di
Parigi nei
100 dorso, specialità in cui detiene anche il record del mondo con
51"60. Al
Festival dello Sport, nell'auditorium
Santa Chiara e davanti a una platea composta prevalentemente da giovani e giovanissimi, ha portato la sua esperienza olimpica tra gare, campioni incontrati e qualche immancabile lato negativo come il villaggio olimpico, criticato da molti atleti (
Thomas Ceccon nella foto credit Michele Lotti, archivio Ufficio Stampa Pat)
Oltre alla
medaglia,
Ceccon è diventato famoso per un video diventato immediatamente virale che lo ritrae mentre dorme sul prato all'interno del villaggio olimpico e per lo scambio di battute a pranzo con il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella. "Ho fatto un appello per dimostrare che le condizioni nel villaggio non erano ottimali – ha spiegato il nuotatore veneto -. Nelle altre gare internazionali siamo abituati a dormire negli alberghi, a mangiare meglio. Purtroppo alle Olimpiadi, questo non è successo. Il cibo non era il massimo e anche dormire spesso risultava difficile.
Se il cibo cattivo lo si può sopportare, la mancanza di sonno molto meno e ha ripercussioni anche sulle prestazioni. Fortunatamente le mie gare del dorso erano in programma nei primi tre giorni e non ho subito più di tanto. Al contrario, nella gara della staffetta dopo due settimane ho sentito tutta la fatica accumulata e il sonno mancato. Il pranzo con Mattarella? Ero seduto di fronte a lui e ci ha chiesto se in quel momento ci stesse facendo perdere tempo. Tutti hanno risposto di no, ma per quanto mi riguarda ero in attesa da un'ora ed effettivamente avrei dovuto allenarmi e così gliel'ho detto".
I lati positivi delle Olimpiadi sono molti di più: "L'atmosfera era meravigliosa – ha proseguito Ceccon – si sta insieme a tutti gli atleti migliori al mondo. Ho incrociato Nadal, ho incontrato un pesista che seguo sui social. Sembra banale, ma succede solo alle Olimpiadi ed è diverso da ogni tipo di esperienza. Una cosa che ti fa sentire parte di qualcosa di unico e speciale".
A due mesi dalla vittoria nei 100 dorso, Ceccon ha ammesso di non aver guardato molte volte la sua gara: "Sono sorpreso pure io – ha concluso – perché solitamente guardo le mie gare almeno 10-15 volte. Per esempio dopo aver fatto il record del mondo ho consumato il video. Preferisco non guardare la gara perché ho commesso alcuni errori, ma voglio ricordare la vittoria perché mi conferisce quelle motivazioni per continuare che magari mancano un pochino all'inizio di una nuova stagione, dopo l'Olimpiade. Bisogna ricordarsi che si nuota per avere quella carica lì, per vivere quei momenti lì e tutto questo mi dà una grande motivazione per riprendere a nuotare e migliorarmi".