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Esclusione delle concessioni sportive dalla direttiva Bolkestein

Riconoscimento istituzionale per lo sport di base italiano senza fini di lucro

Riva del Garda (Trento) - Esclusione delle concessioni sportive dalla direttiva Bolkestein: riconoscimento istituzionale per lo sport di base italiano senza fini di lucro.

Le commissioni riunite Giustizia e Finanza della Camera, nella seduta di lunedì 28 ottobre, durante i lavori per la conversione in legge del “decreto salva infrazioni“, hanno trovato la convergenza nella necessità di escludere dal campo di applicazione della Direttiva Bolkestein le Associazioni Dilettantistiche Sportive iscritte nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD). L’intero mondo della vela, della canoa, del canottaggio, della pesca sportiva, della motonautica e dello sci nautico accolgono con soddisfazione il lavoro svolto e il risultato raggiunto che risulta fondamentale per la sopravvivenza di tutto il mondo associativo, composto da migliaia di ASD distribuite sul territorio che rappresentano il tessuto sociale e una grande parte del welfare del nostro paese.
Mediante l’approvazione di questo atto legislativo è passato, infatti, il principio per cui non si applica la direttiva Europea alle concessioni su infrastrutture fisiche - in particolare, sponde di fiumi, laghi e mari - destinate allo sport di base, di cui sono pilastri associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché Federazioni, Discipline sportive ed Enti di promozione sportiva, anche paralimpici.

Francesco Ettorre Presidente della Federazione Italiana Vela, Luciano Buonfiglio Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, Giuseppe Abbagnale Presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Claudio Matteoli Presidente della Federazione Italiana Pesca Sportiva, Vincenzo Iaconianni Presidente della Federazione Italiana Motonautica e Claudio Ponzani Presidente della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard hanno espresso profondo apprezzamento per l’azione del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e di tutto il suo staff che ha lavorato nella direzione giusta e soprattutto con un confronto aperto e costruttivo con le Federazioni Sportive Nazionali. Un ringraziamento a tutte le forze politiche e in particolare al collega Paolo Barelli Presidente della Federazione Italiana Nuoto che hanno supportato attivamente il raggiungimento di questo importante risultato.

“Ringraziamo il Ministro per aver compreso e fatte proprie le istanze e le preoccupazioni delle Federazioni, del CONI e del CIP sulle enormi difficoltà che l’applicazione di questa norma avrebbe comportato per tutto il mondo sportivo. Un giusto riconoscimento al grande lavoro svolto dal Ministro e dal suo staff in questi mesi per trovare un punto di convergenza con la Commissione UE. Un risultato fondamentale che mette al sicuro l’attività e il futuro di migliaia di società sportive su tutto il nostro territorio, che rappresentano il pilastro su cui si fonda lo sport italiano”, sottolinea Francesco Ettorre.
Ultimo aggiornamento: 01/11/2024 09:35:16
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